La terza versione è sicuramente la più ricercata di questo mitico modello della casa di Goppingen, costruita soltanto durante l'anno 1954, essa simbolizza una versione di transizione tra la produzione storica della Marklin e l'adeguamento ad una nuova era costituita da nuovi materiali e modo di pensare i modelli in scala ridotta.
Infatti, troviamo da un lato una locomotiva assolutamente nel puro spirito Marklin, interamente di metallo e zama, cascata di ingranaggi perfetta sulle 3 ruote motrici di grande diametro che conferiscono al modello una certa velocità (poco realista se rapportato alla scala). Un invertitore mitico, il 800-5 Gp, l'ultimo con la vite per la regolazione della molla di scatto (poi si passerà alla deformazione dell'asta di rame o della molla stessa), composto di 3 passi: marcia avanti, stop con le luci accese - marcia indietro. Una grande forza di trazione con il recente uso degli anelli di aderenza - a partire dal 1952, di colore trasparente all'origine (come nel modello presente) e poi nero più recentemente. Quindi un peso vicino al chilogrammo per la motrice e una novità totale per il tender di cui l'involucro superiore è interamente ... di plastica! Veramente di transizione questo modello, anche per via del carbone reale presente sopra il tender, non le tristi riproduzioni di plastica che si succederanno in seguito.
Un modello molto difficile da trovare in ottimo stato, anche perché il tender con un telaio progettato per un involucro metallico, molto pesante non permette la minima deformazione nel tempo, quindi spesso si trovano crepati, con delle fessure o delle deformazioni improponibili per un modello da vetrina. L'altro problema è l'uso di carbone vero, con il metallo era lo zama a pagarne le conseguenze con la velocizzazione dell'ossidazione e la distruzione della vernice, invece sul plastico il carbone ha tendenza a sgretolarsi ed invecchiare precocemente.
Sul plastico resta uno stupendo modello, dal notevole peso, la trazione è molto importante, malgrado le grande ruote il baricentro resta basso anche se raccomando come sempre l'uso di raggi R2 per queste nobile locomotive. Personalmente, trovo che il tender così concepito non dà grandi soddisfazioni sul plastico se non traina un convoglio perché la differenza di peso tra motrice e tender è troppo elevata, quindi evitate curve strette ad alta velocità!
Questa strana sistemazione del tender rimase pochi anni in produzione, il tender era stato pensato per essere tutto di metallo quindi a parte un buon colpo d'occhio data la verniciatura "in pieno" del plastico, si trattò soltanto, a mio umile avviso, di un giro di prova prima di passare al tender completamente di plastica, interamente progettato come del resto lo conosciamo ancora oggi sui modelli prodotti fino agli ultimi anni.
Come sempre vi lascio godere la gallery foto in HD e sotto del video in 4K con zoom impressionanti! Rispondo ovviamente a tutte le domande per email o anche tramite i commenti abilitati per questo articolo.